Basta ascoltare la voce senile e tremante con quale Benedetto XVI legge il testo
latino in cui presenta la sua rinuncia a mantenere il ministero di Pietro, per
capire che, quanto riguarda il suo cattivo stato di salute è vero. Ma la salute
di Giovanni Paolo II negli ultimi anni, era debole più che mai. Questo non è
stato motivo per lasciare il suo posto, al contrario — tutta la gerarchia l'ha
sostenuto e si è stretta intorno al famoso Papa.
Fatto sta che a parte la salute Benedetto potrebbe sentire che non ha raggiunto
nemmeno approssimativamente la popolarità del Papa precedente. Non so se è
permesso ai papi di avere amor proprio, ma questo non è importante. La chiesa di
Roma è univocamente legata ai dogmi del papato ed è molto personificata. La
minore popolarità del Papa attuale, rispetto a quella del Papa precedente, è
apparsa come una diminuzione della popolarità della chiesa cattolica in
generale, come trend negativo per l'intero cattolicesimo.
Sugli ultimi limiti
Non è una colpa personale di Benedetto di essere meno popolare. Il Papa
precedente fu eletto quando era giovane, energico, vivace. Ha viaggiato per
tutto il mondo prima di diventare vecchio. Il nuovo Papa era già anziano nel
momento dell'elezione.
Ma probabilmente è questa la sua colpa. Benedetto è stato molto più conservativo
di Giovanni Paolo II e il mondo, durante il pontificato di entrambi papi, è
diventato sempre più liberale.
Questo conservatorismo aveva anche una ragione obiettiva. L'energico Giovanni
Paolo, durante il lungo periodo del suo regno fece diversi gesti d'innovazione:
entrò nelle moschee e nelle sinagoghe, chiese scusa per le Crociate, per la
persecuzione degli ebrei e degli scienziati, per aver condannato al rogo Bruno,
per l'Inquisizione e per i processi alle streghe. Inoltre chiamò altre chiese
cristiane sorelle. Dopo aver fatto tutti questi passi, anche se erano coraggiosi
e nuovi ma ancora non proprio radicali, Giovanni Paolo andò al creatore
lasciando Benedetto di fronte a confini che non ha avuto il coraggio di
attraversare. Nessuno dei papi dell'epoca contemporanea avrebbe potuto
attraversarli senza dare scandalo. Per esempio la questione dell'abolizione del
celibato sacerdotale, del sacerdozio alle donne, delle altre ancora più radicali
per le quali c'è stata un'inchiesta pubblica ma nessuna risposta.
Lost in diplomacy
Una volta diventato Papa, Benedetto XVI ha fatto dei gesti conservativi. Adorava
il latino — la sua intenzione di abdicare è stata annunciata ai cardinali in
latino classico. Amava indossare i palli antichi decorati con oro quando
celebrava le sue funzioni. Giovanni Paolo II invece portava i palli bianchi,
leggeri.
Giovanni Paolo II cercava di essere amico di tutti. Benedetto ha un carattere
diverso e vive in un epoca diversa; nella quale, ad esempio, si sono inasprite
le divergenze tra cristianesimo e islam. Egli non ha nascosto lo scontento degli
occidentali nei confronti dell'islam. Nella Lectio Magistralis presso
l'università di Ratisbona, tenuta il 12 settembre 2006, Benedetto XVI ha
pronunciato parole che affermavano che tra il Cristianesimo e l'Islam ci sono
profonde contraddizioni filosofiche "La violenza è in contrasto con la natura
di Dio". Ha poi citato una frase dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo
che viveva nel XIV secolo: "Mostrami ciò che Maometto ha portato di nuovo e vi
troverai solo delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva a diffondere
la fede per mezzo della spada."
Che cosa è accaduto subito dopo è noto, Benedetto ha dovuto chiedere scusa per
la citazione. Però nel dicembre dello stesso anno è andato a Istanbul, dove,
insieme con le sue scuse, ha richiesto parità dei diritti per i cristiani
d'Oriente. La sua idea era semplice: nessun doppio standard, se i musulmani in
Occidente richiedono di essere trattati a norma degli ideali occidentali di
tolleranza, l'Oriente non deve negare i diritti dei cristiani ed un accoglienza
simile. Perciò l'Occidente "deve smetterla di nascondere la sua identità
cristiana" per paura di offendere persone di fede diversa. Tutto questo si è
dimostrato molto differente dai tempi di beatitudine di Giovanni Paolo II.
Dopo aver viaggiato in Africa, Benedetto si è espresso contro l'uso dei
preservativi, chiedendo di combattere l'AIDS con l'astinenza e la fedeltà. I
politici africani hanno protestato.
Due in una
E di nuovo: le tendenze sono più importanti dei fatti. Benedetto XVI non ha
suscitato nessuna reazione da parte della chiesa, la chiesa è rimasta la stessa
quale era sotto Giovanni Paolo II.
D'altra parte, l'Europa e gli Stati Uniti, spaventati dalla migrazione e il
terrorismo, hanno iniziato a farsi delle domande sulla "identità cristiana" e
sulla critica all'islam.
Insomma, Benedetto XVI era rientrato nella situazione caratteristica dei
disaccordi della Chiesa, rianimando il conflitto tra la sua parte liberale e
quella conservativa. La parte liberale della chiesa voleva un rinnovamento del
suo volto pubblico e nuove riforme. La parte conservativa preferiva fermarsi e
non muoversi. Benedetto XVI non è come il patriarca di Mosca e non ha potuto
costringere al silenzio una parte e dichiarare l'atra unica. Non lo poteva non
soltanto per la sua coscienza, ma anche per la mancanza del potere reale:
neanche al Papa è permesso tutto nella sua chiesa. Però trovarsi tra due fuochi
diventava scomodo per il vecchietto.
Controforza equipollente
Dopo 27 anni di regno del papa slavo molti italiani volevano riavere un papa di
nazionalità italiana: "Vogliamo che il Papa sia di Roma, o almeno un italiano."
In fin dei conti in tutta la storia del papato la maggioranza dei papi erano
italiani. Ma un'altra lobby potente, la latinoamericana, non voleva che ciò
accadesse. L'America Latina oggi è il più grande continente cattolico, la fede
non si allenta, le chiese sono piene ed è venuto il momento di eleggere un papa
latino. Ma questo non è stato voluto non solo dagli italiani, ma anche dagli
altri europei: francesi, tedeschi e irlandesi. Quindi l'anziano papa tedesco è
stato in queste circostanze un temporaneo compromesso interetnico.
Ora tutte queste contraddizioni dell'America Latina, dell'Europa, dei paesi
sviluppati e del terzo mondo, dei conservatori e dei riformatori dovranno essere
riconciliate di nuovo. Probabilmente Benedetto XVI già avvertiva di non riuscire
a piacere a tutti diversamente da quello che era in grado di fare Giovanni
Paolo. Quindi se bisogna cercare un compromesso in tali circostanze è meglio
farlo adesso. La prima abdicazione del papa dopo 600 anni sicuramente non è
soltanto l'indicazione della crisi della sua salute, ma anche l'indicazione
della crisi della Chiesa Cristiana Cattolica. Con la sua dimissione Benedetto
XVI ha onestamente ammesso che la crisi è già in atto.
13.02.2013
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